La discalculia
La discalculia è un problema, come la dislessia ed è consigliabile, una volta diagnosticata che i docenti ne siano informati onde evitare di scambiare questa difficoltà con svogliatezza, poca attenzione, mancanza di studio.
Con discalculia si intendono le difficoltà che i bambini incontrano con i numeri e la matematica più in generale fanno parte dei disturbi relativi all’apprendimento del sistema dei numeri e dei calcoli, spesso è associata alla dislessia ed entrambe rientrano nel gruppo dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento.
Il termine discalculia si riferisce quindi ad un disturbo specifico del sistema dei numeri e del calcolo in assenza di lesioni neurologiche e di problemi cognitivi.
Per questo motivo è importante sottolineare che la discalculia si manifesta nonostante un’istruzione normale, un’intelligenza adeguata, un ambiente culturale e familiare favorevole.
Tale disturbo coinvolge di fatto l’acquisizione di abilità relativamente semplici: la scrittura e la lettura dei numeri e il sistema del calcolo
La discalculia viene suddivisa in primaria e secondaria:
– la discalculia primaria è riferibile al disturbo delle abilità numeriche e aritmetiche
– la discalculia secondaria si presenta invece associata ad altri problemi di apprendimento, quali la dislessia, la disgrafia, ecc.
Quali sono i tipi di discalculia
La “Consensus Conference” ha individuato due profili diversi di discalculia:
– la prima tipologia è da intendersi come “cecità ai numeri”, ossia come l’incapacità del soggetto esaminato a comprendere e manipolare le numerosità;
– la seconda tipologia invece si riferisce alla difficoltà o impossibilità di acquisizione delle procedure e degli algoritmi di calcolo.
La diagnosi di discalculia
Bisogna recarsi presso una Neuropsichiatria (oppure presso un Centro multispecialistico pubblico o accreditato che possa fare una valutazione sui Disturbi Specifici di Apprendimento) e fare dei test che valutino le diverse abilità matematiche.
Strumenti per compensare la discalculia
È importante dare il giusto tempo per svolgere gli esercizi, magari diminuendone il numero nel momento della verifica. Possono inoltre essere utilizzate tabelle e schemi sia per eseguire i compiti, sia nel momento della prova. Ogni ragazzo però è diverso e gli strumenti che potrà utilizzare dovranno essere personalizzati.
Gli strumenti vanno personalizzati
Nel momento in cui viene redatta la certificazione D.S.A. (e condivisa con la scuola), toccherà agli insegnanti creare un P.D.P. (anche in collaborazione con gli specialisti che hanno svolto i test), nel quale saranno contenuti gli strumenti che il ragazzo potrà utilizzare a scuola e a casa.
I bambini discalculici compiono frequentemente questi errori:
– difficoltà nell’identificare i numeri e nello scriverli
– difficoltà nel riconoscere le unità che compongono un numero
– difficoltà nell’identificare i rapporti fra le cifre che compongono il numero
– difficoltà nel saper scrivere numeri sotto dettatura
– difficoltà nel numerare in senso progressivo ascendente e discendente
– difficoltà nello svolgimento delle quattro operazioni matematiche
– difficoltà nel cogliere nessi e relazioni matematiche
– difficoltà nell’associare ad una certa quantità il numero corrispondente
– difficoltà nell’imparare il significato dei segni (più, meno, per e diviso)
– difficoltà ad analizzare e riconoscere i dati che permettono la soluzione di un problema
– difficoltà nell’apprendere le regole dei calcoli (prestito, riporto, incolonnamento, ecc.)
– difficoltà nell’apprendere semplici operazioni come ad esempio le tabelline, i cui risultati vengono ottenuti in modo automatico senza ricorrere a difficili procedure di calcolo
– difficoltà di organizzazione spazio-temporale e visuo-spaziale
– difficoltà di coordinazione motoria, soprattutto fine
– difficoltà di svolgimento di compiti in sequenza.
– difficoltà di automatizzare i calcoli e le procedure ad essi legati.