La prassia comprende sia l’organizzazione che la realizzazione di un movimento a significato e quindi è articolata in passaggi diversi che possono essere disturbati. La disprassia come disturbo primario, cioè di sviluppo, consiste in una disfunzione della motricità finalizzata, in assenza di segni neurologici clinicamente evidenti. Quando la difficoltà è più marcata nella programmazione e rappresentazione del movimento si parla di disprassia ideativa; se invece coinvolge la traduzione in atto ed il controllo del movimento si parla di disprassia motoria. Il disturbo disprassico interessa sia la postura che la motricità di azione e di comunicazione ma è più evidente quando il bambino non ha marcate difficoltà nelle attività automatizzate, mentre le sue difficoltà aumentano per le attività motorie volontarie e per gli aspetti simbolici del movimento.
Nei soggetti affetti da disprassie motorie si verifica un’alterazione dell’adattamento allo stimolo nel processo dell’attività coordinativa (incoordinazione). Tale alterazione può essere causata da problemi di natura articolare, muscolare, tessutale del sistema muscolo scheletrico.
E’ per questo che per migliorare questa condizione, in una cornice interdisciplinare che comprende le figure specialistiche del neuropsichiatra infantile e degli educatori specializzati DSA, l’intervento osteopatico all’interno della Cooperativa Gammanì di Borghetto Monte San Vito è volto a favorire il corretto allineamento delle strutture e della funzionalità globale dell’apparato muscolo-scheletrico, favorendo l’adattamento allo stimolo nella funzione coordinativa e motoria.